lunedì 30 settembre 2024

Due Conti

 Prima avevamo il famoso penta partito:

Il governo si sosteneva mediante l'appoggio di cinque partiti politici: Fonte Da Wikipedia,

Prima Repubblica (1946-1993)

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Nel secondo dopoguerra i partiti di massa furono la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista Italiano: questa fu una delle peculiarità del sistema politico italiano. Il ruolo fondamentale svolto dal movimento comunista nella Resistenza ha consentito però al PCI di prendere il posto del Partito Socialista Italiano come rappresentante della classe operaia e di diventare stabilmente, dopo il 1948, il secondo partito italiano nonché il primo della sinistra. Il PCI ha rappresentato, praticamente in maniera continua, l'opposizione ai governi centristi della DC e a quelli DC-PSI e alleati per più di quarant'anni.

Questa problematica situazione ha condizionato fortemente il sistema politico italiano, perché mentre negli altri paesi europei la presenza di forti partiti socialisti, socialdemocratici o laburisti, ma sempre privi di legami con l'URSS, consentiva l'alternanza di governo, in Italia la pregiudiziale anticomunista e antisovietica rendeva di fatto impossibile tale alternanza. Questo spiega la permanenza ininterrotta al potere per oltre mezzo secolo della Democrazia Cristiana, il partito sorto dalle ceneri del PPI di don Luigi Sturzo, dal Governo Badoglio II al Governo Ciampi. Tuttavia la DC dal 1953 in poi mai ha avuto i voti sufficienti a governare da sola il Paese, a causa del sistema elettorale italiano completamente proporzionale. Questo spiega inoltre il notevole potere che sino al 1992 hanno avuto i piccoli partiti "laici" (Partito Liberale Italiano, erede del liberalismo prefascista e ottocentesco, Partito Socialista Democratico Italiano, nato dal PSI nel 1947, Partito Repubblicano Italiano), necessari per la formazione di maggioranze parlamentari.

La necessità di accordi continui fra partiti ha portato alla cosiddetta partitocrazia, e cioè l'occupazione, da parte dei partiti, di tutti i gangli dell'amministrazione pubblica, con l'inevitabile corollario di corruzione, nepotismo, inefficienza. Questo, insieme alle crisi delle ideologie e alla fine della guerra fredda[19], ha portato ad una generale perdita di credibilità e autorevolezza dei partiti, iniziata durante gli anni ottanta con il calo graduale ma inesorabile dei consensi di PCI e DC, e culminati nel crollo successivo all'inchiesta di Mani Pulite del 1992. A questa domanda di rinnovamento proveniente dalla società italiana si deve aggiungere però il deteriorarsi del partito di massa, ormai superato: non è un caso che dopo la disgregazione di PCI e DC e la scomparsa del PSI e dei partiti laici le nuove forze politiche emergenti siano movimenti "personali" come Forza Italia, creata nel 1994 dall'imprenditore Silvio Berlusconi, e partiti di protesta come la Lega Nord di Umberto Bossi.

Tra i partiti sorti negli anni novanta (è necessario evidenziare l'evoluzione del neofascista Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale in Alleanza Nazionale e la evoluzione del PCI nel Partito Democratico della Sinistra, socialisti democratici, con la conseguente scissione della ala euro-comunista, Partito della Rifondazione Comunista) bisogna comunque notare che, a più di dieci anni di distanza dall'apparente crollo della nomenclatura della Prima Repubblica, i partiti italiani con molta difficoltà sono giunti ad un sistema bipolare.
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Oggi ci sono due partiti grossi PD e FdI .... il resto siamo con partiti di poco conto. C'è un però che tutti dovremmo pesare ....... il 30% di oggi apparte che è un dato falsato  ......... perchè ci dovremmo porre una semplice domanda .....Come poteva Almirante(MSI) mantenere dal 3 al 5% ed era un grande oratore, mentre oggi dei FdI tutti messi assieme non arrivano all'oratoria di Almirante eppure hanno il 28/9%

Anche questo dato non è esatto, perchè funziona così: Vi ricodate il M5S capo politico Di Maio? ha tradito il movimento di cui mentre Di Maio lavorava Salvini(alleto) gli enyravano le preferenze ....... di cui il 35% del M5S passa a Salvini il solo 30%, che cadendo il governo M5S e Lega sale FdI che dalla Lega passa alla Meloni un 20% ........Dunque se facciamo un piccolo passo .......in buona sostanza la Meloni come destra può contare su circa il 10% di voti, ma che rispetto a prima del 94 vi sono solo una piccola parte di partiti.

Dunque facendo un calcolo approssimativo ........ è giusto il 10% a FdI è giusto il 25% al PD poi calcolando i piccoli partiti .......esce fuori circa un 20% ed arriviamo ad un totale del 50% dei votanti ......poi c'è un abbondante numero di non votanti ..........gli indecisi, che aumentano, come la povertà.

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